GRUPPO FS: AI MILLENNIAL VA LASCIATO UN PAESE PIU’ SOSTENIBILE E COMPETITIVO

> Di Katrin Bove >>

 

Investimenti in infrastrutture, digitalizzazione e sostenibilità. Internazionalizzazione, e un cambio di paradigma che ha riportato al centro le persone, e le loro
esigenze. Il Gruppo FS Italiane sostiene lo sviluppo dell’economia e del settore turistico italiano generando – nei prossimi dieci anni – crescita, lavoro e reddito per consentire alle nuove
generazioni di vivere in un Paese più sostenibile e più competitivo, migliore nei servizi per cittadini e turisti. 

 

“E’ importante tornare a quei valori fondamentali che sono la centralità della persona e, come aziende, non solo
pensare alla massimizzazione del profitto ma puntare a generare valore condiviso soprattutto nelle aree dove ce n’è più bisogno”,
ha dichiarato Gianfranco Battisti, amministratore
delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane. 

 

Il mondo dei trasporti e il turismo sono al centro della crisi generata dal Coronavirus, ma questa stessa crisi può diventare anche un acceleratore per mettere in
piedi un nuovo modello di sviluppo che necessita di una visione di lungo periodo.

 

Per contribuire a generare valore condiviso Ferrovie dello Stato Italiane prevede un piano di investimenti in nuove infrastrutture sia fisiche che digitali, in
piena coerenza con gli indirizzi europei del Green New Deal e dell’agenda digitale. Dodici miliardi di euro saranno gli investimenti per l’acquisto di 2mila nuovi mezzi di trasporto fra
treni e bus ecologicamente sostenibili e quattro miliardi per la digitalizzazione, per migliorare la relazione con il cliente finale e recuperare il gap tecnologico. Un esempio concreto è la
nuova App di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) che ha introdotto una migliore user experience e servizi innovativi come il self check in, per comunicare la propria presenza a
bordo di Frecce e InterCity e la verifica dei posti disponibili sui treni regionali.

 

L’obiettivo, attraverso la leva degli investimenti, è quello di creare subito lavoro e reddito. “Le nuove
infrastrutture garantiranno lo sviluppo sostenibile a quelli che sono oggi i ‘millennials’ per consegnargli un Paese più competitivo nel contesto globale
– ha continuato l’AD Battisti –
sarà fondamentale ripensare all’offerta dell’esperienza di viaggio, mettendo al centro le persone e la sicurezza anche sanitaria, rivedendo il modello sui traffici business e leisure,
riscoprendo anche forme di turismo lento e ridistribuendo i flussi turistici”.

Capitolo internazionalizzazione. Fermo l’impegno prioritario sul mercato nazionale e al servizio dei pendolari, anche con i nuovi treni Rock e Pop già a disposizione
dei pendolari in alcune regioni, per Trenitalia il nuovo mercato dell’alta velocità ferroviaria si estende all’Europa a seguito della liberalizzazione. La società del Gruppo FS ha vinto in Spagna
la gara promossa dal gestore dell’infrastruttura spagnola (Adif) per l’assegnazione delle tracce per i collegamenti alta velocità. Sui binari spagnoli Trenitalia, in qualità di socio del
consorzio Ilsa, porterà 23 nuovi Frecciarossa 1000, il primo treno alta velocità ad aver ottenuto la certificazione di impatto ambientale (Epd) costruito con materiali riciclabili e
riutilizzabili per quasi il 100%, oltre ad avere ridotti consumi idrici ed elettrici. A realizzare i treni, per un valore economico di circa 800 milioni di euro, saranno Hitachi Rail e Bombardier
Trasportation Italy. Realizzati negli stabilimenti italiani delle due società, garantiranno un forte indotto economico e occupazionale per il settore industriale del Paese. Dopo essere stati
costruiti in Italia, a partire dal 2022 i treni saranno trasferiti in Spagna per iniziare le prove di omologazione e ottenere tutte le certificazioni per essere utilizzati anche fra le principali
città iberiche. I 23 Frecciarossa 1000 offriranno infatti una nuova esperienza di viaggio sulle rotte Madrid-Barcellona, Madrid-Valencia/Alicante e Madrid-Malaga/Siviglia con un numero di
collegamenti giornalieri fino a 84 corse complessive.

 

In Europa, nuovo mercato di riferimento dell’Alta velocità ferroviaria, Trenitalia è presente con società controllate in Gran Bretagna con Trenitalia c2c e
Avanti West Coast che gestisce i servizi da Londra a Glasgow/Edimburgo; in Germania con Netinera; in Francia con Thello e in Grecia con TrainOSE.

 

L’impegno del Gruppo FS è quello di creare valore non solo nel mercato domestico europeo ma anche negli altri continenti esportando le proprie competenze e il
proprio know how per la realizzazione di importanti progetti infrastrutturali e per l’implementazione dei servizi di trasporto che contribuiranno allo sviluppo economico e sostenibile di quei
Paesi. Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS, si è ad esempio aggiudicata in Colombia la supervisione dei lavori della Linea 1 della metropolitana di Bogotá, in consorzio con altre
imprese internazionali, per un valore di oltre 50 milioni di euro.

 

Il treno come mezzo ecologico per eccellenza. La strada per un futuro green è già percorsa da tempo da Ferrovie dello Stato. La sostenibilità è infatti uno
dei pilastri del Piano industriale 2019-2023. Gli obiettivi di lungo periodo di FS riguardano, in particolare, tre aree prioritarie: la decarbonizzazione, con il raggiungimento della carbon
neutrality
al 2050, la sicurezza, con l’obiettivo di azzeramento degli eventi mortali per i viaggiatori, per i fornitori, per i dipendenti e per tutte le persone che interferiscono con
l’ecosistema ferroviario, ad esempio chi attraversa in maniera indebita i binari o i passaggi a livello. Il terzo obiettivo riguarda il core business del Gruppo FS: lo shift modale,
cioè togliere auto private e camion dalle strade a favore della mobilità integrata, sostenibile e dolce. Un percorso lungo, ma virtuoso, che Ferrovie ha già avviato. Negli ultimi 10 anni l’alta
velocità di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) ha ridotto le emissioni di anidride carbonica in atmosfera di circa 20 milioni di tonnellate. Nel trasporto regionale, sono ormai una realtà
consolidata i nuovi treni regionali Rock e Pop (acquistati anche grazie ai green bond emessi da FS) che, oltre a essere interamente riciclabili, rispondono a importanti requisiti
ambientali che permettono di consumare fino al 30% di energia in meno rispetto ai treni della precedente generazione. Nei nuovi treni regionali c’è anche più spazio per le biciclette, in modo da
facilitare gli spostamenti del primo e ultimo miglio con la mobilità dolce.

 

In ambito sociale la sostenibilità si concretizza principalmente nella concessione di spazi per progetti no profit sociali e culturali in tutta Italia. Tra le
numerose iniziative, spiccano gli Help Center, operativi in 18 stazioni italiane, luoghi di supporto per rispondere, con il contributo di tante Associazioni, al crescente fenomeno di
disagio sociale che si concentra nelle stazioni ferroviarie.

 


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