Strumenti medicali sterili e monouso per contrastare infezioni ospedaliere e contagi

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Alleati insostituibili per la prevenzione delle infezioni

e nell’emergenza Covid-19

Da poco in Italia EXALT D, il primo duodenoscopio

“usa e getta” al mondo

 

Le infezioni ospedaliere sono un tema che l’emergenza Covid ha portato drammaticamente alla ribalta, ma ben noto agli operatori
sanitari, in quanto ogni anno causa di un elevato numero di ricoveri e di decessi. È accertato, inoltre, che in questo periodo il timore del contagio ha generato in molti pazienti – anche affetti
da gravi patologie – comportamenti di “autoprotezione” che hanno scoraggiato il tempestivo ricorso agli ospedali, con conseguenze drammatiche. 

Per questo motivo è importante che il tema delle infezioni ospedaliere resti in primissimo piano e che la prevenzione e sicurezza di
pazienti, medici, personale sanitario siano una priorità assoluta.  

 

La lotta alle infezioni di natura batterica è affidata, prima di tutto, all’impiego di antibiotici efficaci, ma per contrastare la
diffusione dei batteri nella pratica clinica quotidiana è altrettanto importante l’utilizzo di dispositivi monouso rispetto a quelli riutilizzabili. Dopo ogni utilizzo, infatti, i
dispositivi medici pluriuso devono essere sottoposti a un rigoroso processo di disinfezione e reprocessing, che richiede tempo e lavoro di operatori sanitari, oggi particolarmente
esposti.

Per questo non vanno ignorati i rischi di contagio legati al non appropriato reprocessing dei dispositivi nella fase di lavaggio
manuale, nonché al conseguente permanere di batteri sulle superfici, che rappresentano la prima causa di sviluppo e diffusione delle infezioni. 

 

Molte strutture ospedaliere hanno confermato che l’adozione di dispositivi monouso semplifica i processi nei reparti e permette una
migliore razionalizzazione del tempo che  potrebbe essere utilmente impiegato in attività diagnostiche o terapeutiche. Si aggiungano, inoltre, le
considerazioni sui possibili risparmi economici: secondo i calcoli più recenti, le infezioni comportano un aumento medio della degenza ospedaliera di circa 3,3 giornate, con un impatto
sui costi ospedalieri stimato fra 56,6 e 75.5 milioni € l’anno.

Si colloca in questo contesto la recente introduzione in Italia del primo Duodenoscopio monouso al mondo. Il dispositivo
EXALT™ Model D, sviluppato da Boston Scientific già dotato di marchio CE ed autorizzazione FDA, è destinato a procedure di colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP),
effettuate ogni anno su oltre 500.000 pazienti in Europa per il trattamento di patologie pancreatiche e biliari, quali la rimozione di calcoli o la gestione di stenosi nel sistema
pancreatico-biliare. 

 

Il duodenoscopio monouso è oggi a disposizione degli ospedali italiani come alternativa agli strumenti riutilizzabili, affinché i
medici possano disporre di un dispositivo nuovo e sterile per ogni paziente, eliminando qualsiasi esigenza di reprocessing e riparazione della strumentazione. 

 

Sicurezza per i pazienti e il personale sanitario, efficacia diagnostico-terapeutica e praticità sono stati i fattori chiave per
l’utilizzo del Duodenoscopio monouso EXALT Model D su pazienti Covid presso grandi ospedali, come, ad esempio, il Gemelli di Roma.

 

“Abbiamo utilizzato il duodenoscopio monouso EXALT D anche con pazienti Covid”, ha ricordato il Professor Guido
Costamagna della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS “E lo abbiamo fatto spesso in situazioni di emergenza che hanno richiesto efficacia diagnostica, grande
rapidità della procedura, massima sicurezza e affidabilità. I risultati sono stati molto soddisfacenti sia in pazienti adulti che pediatrici”

 

Va ricordato, a tal proposito, che una autorevole testimonianza sull’adozione di strumenti monouso era  arrivata, in occasione del lancio internazionale di EXALT Model D,  anche dal professor Marco Bruno, docente
e Primario di Gastroenterologia ed Epatologia al Centro Medico Universitario Erasmus di Rotterdam, che aveva così commentato: “Con il Duodenoscopio monouso EXALT Model D è possibile
eseguire una sofisticata procedura ERCP, il cui valore aggiunto è rappresentato dall’utilizzo di un dispositivo nuovo e sterile per ogni paziente, senza alcun rischio di
infezioni e contaminazioni. Sono entusiasta di questo dispositivo, che vedo come un progresso straordinario nell’evoluzione dell’endoscopia.
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